martedì 14 settembre 2010

Antonio Buglione, 59 anni di Saviano si libera da solo

E' libero Antonio Buglione, l'imprenditore rapito domenica 12 settembre 2010 a Saviano. I carabinieri lo hanno trovato a Marigliano, in provincia di Napoli.

Buglione si sarebbe liberato da solo e avrebbe raggiunto, con dei mezzi di fortuna, la casa di un conoscente. Da lì avrebbe avvertito i carabinieri. Per liberare Buglione, "re" degli istituti di vigilanza privata, uno dei suoi cinque fratelli era stato contattato con la richiesta di cinque milioni di riscatto.
L'uomo sarebbe stato rapito da un commando armato verso le 20 di domenica mentre rientrava a casa dopo aver passato alcune ore in un bar di Saviano, sua città natale. I sequestratori lo avrebbero costretto ad allontanarsi a bordo della sua Fiat Panda. Da quel momento si sarebbero perse le sue tracce. L'auto è stata rinvenuta in via Abate Minichini, a Saviano, a poca distanza dalla casa dell'imprenditore. Buglione sarebbe stato tenuto legato con una catena al collo e segregato in una serra delle campagne di Marigliano.
L'imprenditore è stato condotto nella caserma di Castello di Cisterna per essere ascoltato dai militari sulla sua sparizione e sulla sua presunta prigionia. Bisognerà chiarire anche come Buglione si sia procurato alcune ferite: una al sopracciglio, un'altra all'occhio e anche al torace. Probabilmente l'uomo è stato malmenato dai suoi sequestratori oppure è rimasto contuso nella colluttazione ingaggiata nel tentativo di sfuggire al rapimento. Lo stato di salute dell'imprenditore è comunque buono.
Secondo le ipotesi valutate dagli inquirenti lo scopo del rapimento non sarebbe stato il denaro, ma la vendetta. Antonio Buglione era stato coinvolto in una serie di indagini legate alla camorra. Accusato di tentata estorsione alla fine degli anni '90, l'imprenditore era sospettato di tenere informati i boss della camorra di Nola sugli spostamenti delle forze dell'ordine, proprio grazie agli istituti di vigilanza di cui era proprietario. Un'ultima inchiesta, nel 2010, in cui Buglione risulta indagato è quella che vede coinvolto anche il senatore Pdl Vincenzo Nespoli. Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e reimpiego di denaro di provenienza illecita, l'accusa rivolta a Nespoli.
Alla notizia della liberazione i familiari dell'imprenditore si sono abbracciati e lasciati andare a manifestazioni di gioia. Al momento però, preferiscono non commentare l'accaduto, mentre qualche dipendente di Buglione si limita solo a dire: "Sappiamo quello che sapete voi. Certamente è una notizia che ci fa estremamente piacere".

1 commento:

  1. Non farti intimorire Antonio.........., torna al comando come hai sempre fatto nel tuo IVP fagli vedere di che pasta sei, dando pane e lavoro a padri di famiglia.
    Sono tutte chiacchiere che scrivono sul tuo conto, ma rieto non farti condizionare da questi stupidi personaggi da quattro soldi, a cospetto ditanti altri IVP tu hai sempre fatto lavorare e sempre pagato, mentre loro facevano soltanto lavorare e dando solo acconti alle gpg fregandosene dei problemi sia economici che psicologici potessero andare incontro i lavoratori.
    Ripeto fino allo sfinimento.......ritorna al tuo comando Antonio buglione!!!!!

    Saluti da un tuo estimatore.

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails