sabato 31 luglio 2010

Saviano un paese stretto tra 2 Clan

SAVIANO - Stretto tra due clan. Saviano è stato per decenni oggetto delle convergenti mire di due organizzazioni di stampo camorristico, che l'hanno “asfissiata”, scrivono i magistrati della Direzione distrettuale antimafia.

Il clan Russo, affermatosi dopo la fine della Nuova famiglia di Carmine Alfieri, ha visto sovrapporsi tra il 2001 ed il 2003 anche i clan di Nino Alfonso e Pianese. I nove arresti di oggi forniscono la prova di come - all’indomani dell’arresto dei fratelli Russo e per effetto dell’indebolimento subito dalla loro organizzazione in ragione della cattura di due autentiche primule rosse che avevano fino a quel momento goduto di un’aurea di inafferabilità ??" sul territorio di Saviano si siano affacciati nuovi soggetti, i quali hanno avanzato richieste di tipo estorsivo avvalendosi di modalità tipicamente mafiose e sfruttando la condizione di inesorabile soggezione alla quale sono da anni stati già costretti imprenditori e commercianti della zona. In particolare, gli indagati hanno sapientemente speso il nome di “Pianese” quale referente delle attività estorsive per le quali si procede. Al di là dell’effettivo coinvolgimento di Pianese Pietro, detto Pierino, nella commissione dei fatti in esame (ed in merito al quale in realtà non vi è prova), “va osservato- scrivono i magistrati- che il semplice utilizzo del suo nome è modalità intimidatoria idonea a incutere nelle vittime la condizione di paura e di accondiscendenza”. Le prove raccolte a carico degli aderenti al gruppo di Salvatore Taglialatela certificano che si tratta di soggetti dediti per lo più alla commissione di reati di minore allarme sociale; essi, tuttavia, all’indomani dell’arresto dei fratelli Pasquale e Salvatore Russo, hanno immediatamente dismesso i panni di ladri di autovetture per appuntarvi i gradi di camorristi di zona, presentandosi alle vittime come coloro che avevano “preso il posto dei Russo”. Sebbene gli arrestati appartenenti al gruppo di Taglialatela presentino un profilo, una storia e un carisma camorristico decisamente di minore rilievo rispetto agli emissari del clan Russo a cui pure pretendevano di sostituirsi nel controllo del territorio e nella conduzione delle attività illecite, si deve osservare come proprio la radicata presenza nella zona delle organizzazioni criminali di tipo mafioso ha finito con il fiaccare la capacità di resistenza delle vittime, determinando in loro uno stato di soggezione derivante dalla rassegnata consapevolezza di dovere fare sempre e comunque i conti con gruppi camorristici, secondo una forma di soggezione di tipo ambientale
fonte:ILNOLANO.IT

giovedì 15 luglio 2010

Falsi incidenti, vittima anche Luca Napolitano

Il cantautore di Amici rimasto suo malgardo coinvolto nella vicenda delle truffe assicurative. I suoi dati nelle mani degli indagati.


Luca Napolitano, come tante altre vittime inconsapevoli, ha subito un vero e proprio furto di dati, usati poi per simulare un incidente.

domenica 4 luglio 2010

Arrestato Gennaro Mautone barbiere di Saviano

SAVIANO - Permanente e marijuana. Nel kit da professionista delle acconciature a domicilio, accanto a fon e spazzola, anche la droga.

Nessun utilizzo cosmetico, però. Secondo i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Nola e dei militari della stazione savianese, Gennaro Mautone, 42enne, oltre che parrucchiere si occupava anche di vendere marijuana. La scoperta è stata fatta nel corso di un preordinato servizio antidroga. Gli uomini della Benemerita hanno perquisito l’abitazione del 42enne, rinvenendo e sequestrando 16 grammi di marijuana nascosti in una valigia usata proprio quando andava a casa delle clienti per shampoo e messa in piega. Sul balcone di casa, inoltre, aveva 3 piante di cannabis indica dell’altezza di circa 20 centimetri. L’arrestato è stato a Poggioreale

fonte:ILNOLANO.it

giovedì 1 luglio 2010

Regi Lagni, ripulito e bonificato alveo Somma

SAVIANO - Multiservizi dell’Arpac al lavoro a Saviano, dove è stato riportato ad uno stato dignitoso l’alveo Somma di località Pagliarelle.

Il sito, che rientra nell’attività di bonifica prevista dal progetto Regi Lagni Giardino d’Europa, è stato liberato dei rifiuti che lo ingombravano. Scarichi, immissioni ed immondizia lungo i dieci km degli alvei Somma, Santa Teresella e Santa Teresa sono stati prima individuati dai tecnici dell’Arpac, poi “campionati”, infine smaltiti. Dopo Madonnelle, dunque, è località Pagliarella a riconquistare vivibilità e sicurezza, grazie ad un piano, voluto dalla Regione Campania e dall’allora assessore Gianfranco Nappi, che ha comportato un investimento sull’ambiente di 50 milioni di euro e che coinvolge in questa prima fase ben 26 Comuni delle Province di Caserta e di Napoli che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con l’Ente di via Santa Lucia e il consorzio di bonifica inferiore del Volturno. L’Amministrazione comunale chiede ora la collaborazione della cittadinanza. “E’ giugno il momento di mettere in atto il piano straordinario per la salvaguardia del nostro territorio – dice il Sindaco Rosa Buglione – la videosorveglianza non basta, ci vuole la collaborazione di tutti e tutti abbiamo l’obbligo morale di segnalare alle forze di dell’ordine eventuali azioni di sversamento illecito di ogni sorte di rifiuti”. “Tutti coloro che si rendono responsabili di scarico e sversamento abusivo illecito, selvaggio o abusivo di ogni genere di rifiuto – conclude il delegato all’ecologia Francesco nardi – saranno puniti da sanzioni pecuniarie previste dalla normative vigente e sottoposti a misura detentiva”. Dopo la pulizia di tutto il tratto dei regi lagni il progetto prevede la piantumazione di alberi e fiori lungo tutto il perimetro, costruendo così una naturale barriera contro gli sversamenti abusivi e un nuovo percorso eco-sostenibile.

Fonte:IlNOLANO.it
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