giovedì 30 giugno 2011

ARRESTATI Michele Mauro, 65 anni e Mauro Mensorio, 36 anni DUE ESPONENTI DEL CLAN RUSSO



A finire con i ferri ai polsi Michele Mauro e Mauro Mensorio entrambi accusati di partecipazione all’associazione camorristica facente capo ai fratelli Russo. Mensorio è anche accusato di avere agevolato la latitanza del boss Pasquale Russo.

Altro colpo duro inflitto dagli investigatori nei confronti del clan Russo, dominante sul territorio nolano. La polizia giudiziaria ha arrestato Michele Mauro, 65 anni e Mauro Mensorio, 36 anni, accusati di partecipazione all’associazione camorristica facente capo ai fratelli Russo.
Secondo i pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Mauro sarebbe uno degli affiliati più vicini alle "primule rosse" della camorra locale catturati l’1 novembre 2009 grazie agli uomini della Squadra Mobile di Napoli ed ai Carabinieri di Castello di Cisterna. Dalle intercettazioni ambientali sarebbe emerso che il 65enne era attivo nel campo degli investimenti immobiliari. Le successive indagini hanno consentito di accertare l’effettiva penetrazione dei Russo nelle speculazioni immobiliari riguardanti i terreni situati nella zona oggetto del programma di espansione industriale di Saviano ed il ruolo intermediario svolto da Mauro nella compravendita dei terreni, esercitando sui potenziali venditori l’influsso derivante dal suo legame con il clan.
Mauro Mensorio è, invece, imparentato con la famiglia Russo per aver sposato una figlia di Pasquale Russo. Proprio per questo motivo ha assunto un ruolo importante all’interno dell’associazione mafiosa dopo l’arresto dei figli di Salvatore e Pasquale Russo avvenuto nel 2007. Il 36enne avrebbe gestito la latitanza del suocero Pasquale creando una rete di complicità per il reperimento di auto necessarie ai vari trasbordi di persone che dovevano portare i familiari del capoclan latitante presso i suoi rifugi che usava di volta in volta.

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