Notevoli cambiamenti hanno avuto luogo nel comune savianese in questi ultimi giorni e tutti per dare un volto nuovo all’amministrazione e proporre idee fresche ed efficaci ai concittadini. Circa due settimane fa c’è stata la nomina della nuova giunta. Qualche novità ed alcuni rimescolamenti di deleghe, ed ora l’esecutivo è formato da Pasquale Franzese, riconfermato vicesindaco (Urbanistica e trasporti), Francesco Cappiello (Risorse Umane, Polizia Municipale, Sicurezza), Felice Ambrosino (Lavori Pubblici, Regi Lagni), Francesco Nardi (Ambiente, Ecologia), Giovani Alfonso Ferrara (Sport, Spettacolo, Cultura, Pubblica istruzione), Vincenzo Simonelli (Politiche sociali, Cimiteri), Edoardo Sasso (Bilancio e Patrimonio). Come ha spiegato Francesco Cappiello: «Per questi mutamenti si è seguito il principio della discontinuità, cioè sono state assegnate cariche a chi non aveva mai ricoperto questo ruolo o se lo aveva già fatto, gli sono stati affidati compiti nuovi, così da permettere un cambiamento di punti di vista ed un rinnovamento di idee, per rendere possibile un lavoro serio e continuativo per risolvere ogni problema del nostro paese». Martedì 5 maggio, c’è stato il Consiglio Comunale che non veniva effettuato da dicembre dello scorso anno. Per molte volte rimandato, finalmente si è potuto procedere con la discussione dei vari punti all’ordine del giorno. Dopo accorati discorsi di cordoglio per la morte del Consigliere Umberto Caccavale, si è andati avanti con la sua sostituzione con Giovanni Domenico Napolitano, e subito dopo con l’elezione del Presidente del Consiglio. Questa carica era rimasta scoperta da giugno 2008, quando Francesco Cappiello, allora presidente, rassegnò le dimissioni. Da quel momento, nei successivi consigli comunali si è sempre rimandata questa elezione e ora, a quasi un anno di distanza e dopo una modifica dello Statuto Comunale proprio all’articolo riguardante tale nomina, ha assunto questo ruolo Leonardo Perretta (nella foto insieme al sindaco Rosa Buglione). Uomo giovane e deciso, fin dalle prime battute ha tenuto a precisare di volersi impegnare da subito per affrontare e cercare di risolvere i mille problemi che attanagliano Saviano e come primo atto ufficiale ha rinunciare al suo compenso da presidente per opere destinate ai giovani, punti di forza della società in fieri. Durante la riunione sono inoltre stati approvati regolamenti circa la toponomastica, la disciplina della videosorveglianza del territorio comunale per prevenire e permettere interventi in caso di incidenti e accidenti vari, e la costituzione della Consulta delle Associazioni che permetta uno stretto rapporto ed un maggior dialogo tra associazioni ed istituzioni. Non sono mancati però momenti di defaillance. Protagonista Berenice Candela, ex assessore alla legalità, ed ora consigliere di maggioranza, che durante il consesso ha dichiarato: «Mi dissocio da tutto ciò che il mio gruppo politico farà, al di là dell’elezione del presidente, poiché tutto ciò è frutto di un compromesso sporco e amorale. Questo sera è il risultato di tutte le sedute deserte ed io non voglio calpestare la dignità di chi mi ha votato». E, facendo nome e cognome, ha accusato alcuni assessori e consiglieri di tenere solo alla poltrona che occupano e ha concluso: «Il mio non è uno sfogo, semplicemente ho avuto il coraggio di dire ciò che nessun ha mai pronunciato». Per gli altri punti da discutere, si è rimandato tutto a martedì 12 maggio.
Autore: Maria Maione
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