
La fonte di ispirazione del giocatore è stata la vicenda che ha visto un 41enne anni di Saviano, entrare nel cimitero comunale e trafugare la bara con i resti della sorella scomparsa due anni prima per un tumore. L’uomo, dopo la denuncia del custode del cimitero, fu arrestato dai carabinieri di Nola, agli ordini del capitano Andrea Massari, con l’accusa di violazione di sepolcro, vilipendio di tomba e sottrazione di cadavere. Oltre alla tristezza e alla delicatezza della vicenda, si è scatenato nel paese alle porte di Nola, il popolo della smorfia napoletana che è andato alla spasmodica ricerca del terzo su cui scommette qualche euro. E così ecco partorito: 13 (il cimitero), 24 (le guardie, in questo caso i carabinieri) e 47 (il morto). Detto fatto: lo scommettitore ha effettuato una puntata da 7 euro sul terno della ruota di Napoli del 2 marzo che ha portato nelle tasche dell’anonimo savianese la ragguardevole somma di 30mila euro. La massima del “non tutti i mali vengono per nuocere” è salva. Per trentamila ragioni.
Autore: di ennelle
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