lunedì 15 dicembre 2008

Saviano Poeta umile e Grande

Incontro con lo scrittore Giacomo Scotti, emigrato in Croazia in anni difficili, grande esempio di vita.

Toccante e in alcuni punti commovente, si potrebbe definire così l’incontro, avvenuto ieri (venerdì 12 dicembre, ndr) a Saviano, con lo scrittore Giacomo Scotti, nato proprio in questo paese nel 1928 ed emigrato nel 1947 in Istria, poco dopo la cessione alla ex-Jugoslavia., negli anni difficili in cui erano in molti ad abbandonare l’Italia alla ricerca di un domani migliore.In sala presenti accanto a Scotti, il sindaco di Saviano Rosa Buglione, lo scrittore Diego Zandel, il prof. Vincenzo Ammirati, direttore di "Obiettivo Saviano" e l’onorevole Gianfranco Nappi, direttore editoriale di "Infiniti Mondi". Il sindaco Buglione, profondamente commossa, ha consegnato una targa ricordo a Scotti, sottolineando la sua grande bravura, capace, con le sue opere, di trasmettere i veri valori della vita. Diego Zendel, unito a Scotti da un’amicizia pluri-decennale, lo ha definito un vero stakanovista: ha scritto circa 80 libri che hanno toccato tutti i generi, dalle filastrocche alla storia ma soprattutto poesie per adulti e bambini. E ha aggiunto: «Ciò che mi ha reso così amico di Giacomo, persona più grande di me di venti anni, diversissimi per storia, è sicuramente la sua eccezionalità, la sua capacità di offrire qualcosa che gli altri non hanno, il suo coraggio, nell’affrontare anche i fascisti che pretendevano che lui scrivesse la storia così come loro volevano».L’onorevole Nappi ha evidenziato proprio come la biografia di Scotti possa riprendere punti di riferimento importanti che purtroppo stanno scomparendo: l’importanza del legame ieri-oggi e dei ricordi per affrontare meglio il futuro, in un’epoca in cui si vive l’eterno presente; la difesa degli ideali; lo sforzo di abbattere le barriere sociali per poter creare dialogo tra popoli diversi.Il prof Ammirati ha ricordato le origini semplici e contadine di Scotti che però non gli hanno precluso una grande formazione culturale, evidente nelle suo opere, soprattutto quelle storiografiche sempre frutto di meticolose ricerche. «Lui è un poeta- ha continuato il direttore di "Obiettivo Saviano"- anche dai suoi libri di storia traspare questo aspetto della sua anima».E un emozionato Giacomo Scotti, aiutato da alcune sue poesie, ha raccontato alcuni aneddoti del suo passato aggiungendo: «Anche la piccola patria diventa grande se resta legata ai figli che l’hanno onorata». E ha concluso con una bellissima poesia dedicata a tutti coloro che ha incontrato nella sua vita, da chi lo ha visto piccolo a chi gli ha dato o negato un lavoro.Scotti, da poco insignito dell’Onorificenza a Commendatore della Stella della Solidarietà Italiana per la diffusione della cultura in Italia e nel mondo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per la sua forza nell’affrontare l’ignoto, per la sua gioia di vivere anche ad ottanta anni, per le sue opere, rappresenta di sicuro un punto di riferimento da assumere a modello.

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