Un giro per il paese alla scoperta delle zone più trascurate: ancora rifiuti che deturpano il paesaggio.
Mancano pochi giorni al Carnevale e nella città madre di questa festa ci si prepara perfezionando i carri che sfileranno per il paese e i festosi e bizzarri abiti che saranno indossati per il divertimento di grandi e piccini. Tra poco milioni di coriandoli coloreranno il cielo savianese, tantissime maschere animeranno giornate e nottate e per l’evento saranno in molti ad accorrere anche dai paesi limitrofi. Per ora però, camminando per le strade di Saviano ci si imbatte in qualcosa di sgradevole: l’immondizia. Naturalmente siamo lontanissimi dai livelli raggiunti l’anno scorso durante l’emergenza che purtroppo ci ha resi protagonisti della cronaca italiana, ma comunque il problema, seppur ridotto, persiste. Attenzione, non si tratta della raccolta porta a porta che, fortunatamente, funziona: anche a Saviano, eletto nel 2005 e per i tre anni successivi "Comune Riciclone", già da ottobre 2009 è partita la differenziata ed è la Cooperativa San Marco che si occupa della raccolta dei sacchetti, in attesa dell’espletamento della gara europea per l’affidamento dell’appalto. Ciò che lascia però l’amaro in bocca è arrivare nel paese percorrendo via Luca Giordano e trovare spazzatura accumulata sul ciglio della strada, che poi, in molti casi e soprattutto a causa del vento e della pioggia di questi giorni, vanno ad occupare i terreni vicini, a volte anche coltivati, i cui prodotti finiranno sulle nostre tavole. E non è l’unico caso: trovandosi nei pressi dei Regi Lagni ci si rende conto di quanto sia basso il rispetto della natura, poiché qui vi è stato buttato di tutto: congelatori, ruote, sedili di auto. Un’indecenza che fa riflettere, non solo sulla mancanza di intervento da parte delle autorità competenti, ma soprattutto sull’inciviltà di chi ha ritenuto giusto ed opportuno depositare lì la propria immondizia, senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze, in primis dell’inquinamento che da ciò è provocato. Ma manca anche il rispetto per i morti: il parcheggio del Cimitero situato nell’omonima strada è infatti diventato una gigantesca pattumiera: fiori appassiti, lumini, bottiglie in plastica fanno da cornice a questo luogo sacro e sicuramente non si tratta di spazzatura lì depositata solo da pochi giorni. Per più settimane infatti, questi rifiuti speciali non vengono prelevati, né tanto meno si ha la possibilità di sistemarli negli appositi contenitori. Insomma, vere e proprie discariche sorgono a pochi passi dalle abitazioni o comunque in posti molto frequentati quando ormai si credeva il problema completamente risolto. Tra pochi giorni la città si riempirà di appassionati del Carnevale in cerca di divertimento carnascialesco. Si riuscirà a ripulirla per allora? E se si quanto durerà questo grado di pulizia? Forse però la domanda più giusta sarebbe un’altra: c’è bisogno di grandi occasioni per dar mostra di ordine e civiltà?
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Autore: Maria Maione
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