L’assessore regionale Velardi ha da ridire sul finanziamento di mille euro destinato a quest’evento. L’amministrazione comunale si difende.
È giunta ormai alla quattordicesima edizione la Festa del Merlo Maschio, ma quest’anno sarà ricordata per le polemiche ad essa legata circa le dichiarazioni che Claudio Velardi, assessore al Turismo della Regione Campania,ha rilasciato sul Corriere del Mezzogiorno ieri, giovedì 19 marzo. Tale Festa, organizzata dall’Associazione Nazionale per la Liberazione del Merlo Maschio in collaborazione con il Comune di Saviano, si svolgerà sabato 21 marzo, in coincidenza con il primo giorno della Primavera e assurge quale metafora inneggiante a tutte le forme di libertà, palesata, come lo stesso sindaco Rosa Buglione ha dichiarato: «Attraverso il linguaggio universale dell’Arte». Fin dal pomeriggio, presso il Palazzo Allocca a Saviano, ci saranno incontri, dibattiti e manifestazioni artistiche con l’espressione di ospiti sia nazionali che internazionali, provenienti da paesi quali Croazia, Spagna. Una manifestazione socio-culturale, che prevede relazione ed interazione tra popoli appartenenti ad etnie diverse. «Un evento culturale e creativo – ha aggiunto il sindaco – e non certo una sagra di serie B». Un’espressione questa usata dall’Assessore Velardi durante l’intervista al Corriere. Egli infatti ha notato che il proprio assessorato dà molti soldi per eventi di cui non si ha riscontro, con l’urgenza di una razionalizzazione dei fondi. E ha aggiunto: «In giunta la settimana scorsa ci siamo ritrovati ad approvare una delibera da mille euro per la Festa del Merlo Maschio a Saviano. Ridicolo». Una dichiarazione che sicuramente non è da disapprovare se si tengono in considerazione le molteplici spese spesso inutili sostenute con finanziamenti pubblici, ma che potrebbe sembrare poco rispettosa di tale iniziativa. Come ha spiegato Pasquale Franzese, vicesindaco del paese coinvolto nella questione: «Si tratta non della solita festicciola di quartiere, quanto piuttosto di un evento che permette scambio interculturale ed incontro di persone provenienti da paesi diversi, con valori, esperienze e stili di vita differenti. Non si può parlare di spreco di denaro pubblico se è la cultura ad essere protagonista». Ed in più quest’anno la festa si concentra sul problema "Guantanamo", focalizzando l’attenzione sul carcere in cui ogni anno vengono lesi i fondamentali diritti alla libertà della persona. Esposizioni, degustazioni di prodotti etnici, manufatti che però hanno fatto ben parlare e dove la stessa Regione Campania parteciperà con lo stand "Le vie dei vini" allestito dall’Assessorato all’Agricoltura. Il Sindaco: «L’occasione è dunque propizia per invitare l’assessore Velardi alla manifestazione che ormai da quattordici anni tratta i temi della libertà, della pace e della legalità».
Autore: Maria Maione
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