SAVIANO - La Guardia di finanza e i carabinieri di Belluno hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e notificato tre provvedimenti di obbligo di dimora nell'ambito di un'inchiesta sulle truffe.
Al centro delle indagini i titolari della ditta bellunese di mobili, la Cieffe Group Srl. I finanzieri di Belluno e i carabinieri di Ponte nelle Alpi, avrebbero accertato che l'organizzazione, utilizzando i dati personali di una trentina di persone carpiti illecitamente, hanno richiesto ad un intermediario finanziario specializzato nel credito al consumo numerosi finanziamenti fittiziamente destinati all'acquisto di mobili. Secondo gli investigatori, l'istituto, all'insaputa delle persone coinvolte, (mediante la falsificazione di documenti personali, contraffazione di firme, emissione di falsi documenti di vendita e falsi statini paga o cedole pensione) ha istruito pratiche di finanziamento erogando i prestiti, che poi sarebbero finiti sui conti della Cieffe Group. L'istituto finanziario infine chiedeva la restituzione rateale alle vittime della truffa, le quali, oltre ad essere tempestate da richieste di pagamento delle rate di un finanziamento mai richiesto, si sono trovate iscritte nelle liste degli insolventi vedendosi cosi' negare mutui e finanziamenti personali. F.M., 52 anni, di Cecina (Livorno); B.Q. (45 anni), di Saviano (Napoli), L.G. (33), di Ponte nelle Alpi (Belluno), A.G. (42), anch'egli di Saviano - tutti indagati - in qualita' di amministratori della Cieffe Group sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla falsita' materiale commessa dal privato e alla sostituzione di persona. Una quinta persona e' stata denunciata per aver concorso con gli altri in un'altra truffa compiuta in una altra regione. Agli indagati e' stata inoltre contestata la bancarotta fraudolenta aggravata in conseguenza della dichiarazione di fallimento della Cieffe Group.
Fonte:Ilnolano.it
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