Il Movimento "Giovane Italia" ha organizzato un incontro-dibattito tra medici e cittadini per dare corrette informazioni sul virus.

Influenza, virus, pandemia, vittime, morti. Queste le parole che ogni giorno riempiono la cronaca e che portano angoscia e paura tra cittadini, non sempre correttamente informati sul virus H1N1. Ieri a Saviano, si è tenuto un convegno esplicativo sull’influenza A, organizzato dal Movimento Giovanile del Popolo della Liberta "Giovane Italia", che ha coinvolto i cittadini desiderosi di spiegazioni, di rassicurazioni e soprattutto suggerimenti per affrontare questo male.
Tra i presenti Gennaro Esposito, dirigente medico psichiatra dell’Uosm di Nola e delegato della Federazione Assocampaniafelix che ha spiegato:«L’influenza A si può prevenire ad esempio usando la mascherina chirurgica, attraverso una corretta igiene respiratoria, lavando spesso le mani, e con il vaccino. Ci sono detrattori e sostenitori di quest’ultimo. Sicuramente possiamo affermare che si tratta di un’influenza meno pericolosa della stagionale ma molto più contagiosa. Nel 2008 l’influenza stagionale ha fatto 8000 vittime, di cui però i media non hanno parlato. Ad oggi in Italia ci sono state 111 vittime accertate con il test, colpite dall’influenza suina e il numero più alto, 27, è stato raggiunto in Campania. Perché qui si muore di più?». A questa domanda ha prontamente risposto il dott. Andrea De Stefano, direttore sanitario Ospedali riuniti di Nola e Pollena Trocchia: «L’influenza doveva pur manifestarsi per prima in una certa zona. È accaduto in Campania, regione popolosa in cui il numero di decessi si è ora fermato, mentre aumenta nelle altre regioni». E ha aggiunto: «Il vaccino non fa male. È l’unica soluzione che può aiutarci».
Ma per chi è fortemente consigliabile la vaccinazione? Il dott. Pasquale Annunziata, direttore sanitario del Distretto 49 di Nola ha risposto: «Seguendo l’Ordinanza del Ministero della Salute, i primi a dover essere vaccinati sono il personale socio-sanitario, le forze di sicurezza e il personale addetto ai servizi pubblici. Inoltre le persone a rischio di altre patologie e coloro che hanno dai 6 mesi ai 27 anni. Questo si spiega ricordando che l’ultimo caso di contagio da virus H1N1 risale al 1978 e quindi tutte le persone già nate a quell’epoca dovrebbero aver sviluppato difese contro questo virus mentre chi è nato dopo tale data no». Infine, il Prof. Felice Nunziata, direttore della S.C. di pediatria dell’ospedale Landolfi dell’Asl di Avellino, ha dato consigli per quanto riguarda la salute dei più piccoli: «Vaccinare un bambino sano? In questo momento non è possibile farlo e io lo consiglio solo ai soggetti a rischio. Come vaccinare i lattanti? Somministrando il vaccino alla madre. Per riconoscere tale influenza, segno di allarme non è la febbre ma alcuni stati particolari tra due momenti di temperatura molto alta: la frequenza cardiaca e respiratoria accelerate e il pallore».
Presente inoltre, l’Onorevole Ermanno Russo, presidente della Commissione Giovanile della Regione Campania che ha spiegato quanto sia delicato il problema della sanità anche dal punto di vista economico, poiché spesso assorbe soldi che in situazioni ottimali, nel bilancio regionale, dovrebbero essere messi a disposizione di altre attività.
Autore: Maria Maione

Influenza, virus, pandemia, vittime, morti. Queste le parole che ogni giorno riempiono la cronaca e che portano angoscia e paura tra cittadini, non sempre correttamente informati sul virus H1N1. Ieri a Saviano, si è tenuto un convegno esplicativo sull’influenza A, organizzato dal Movimento Giovanile del Popolo della Liberta "Giovane Italia", che ha coinvolto i cittadini desiderosi di spiegazioni, di rassicurazioni e soprattutto suggerimenti per affrontare questo male.
Tra i presenti Gennaro Esposito, dirigente medico psichiatra dell’Uosm di Nola e delegato della Federazione Assocampaniafelix che ha spiegato:«L’influenza A si può prevenire ad esempio usando la mascherina chirurgica, attraverso una corretta igiene respiratoria, lavando spesso le mani, e con il vaccino. Ci sono detrattori e sostenitori di quest’ultimo. Sicuramente possiamo affermare che si tratta di un’influenza meno pericolosa della stagionale ma molto più contagiosa. Nel 2008 l’influenza stagionale ha fatto 8000 vittime, di cui però i media non hanno parlato. Ad oggi in Italia ci sono state 111 vittime accertate con il test, colpite dall’influenza suina e il numero più alto, 27, è stato raggiunto in Campania. Perché qui si muore di più?». A questa domanda ha prontamente risposto il dott. Andrea De Stefano, direttore sanitario Ospedali riuniti di Nola e Pollena Trocchia: «L’influenza doveva pur manifestarsi per prima in una certa zona. È accaduto in Campania, regione popolosa in cui il numero di decessi si è ora fermato, mentre aumenta nelle altre regioni». E ha aggiunto: «Il vaccino non fa male. È l’unica soluzione che può aiutarci».
Ma per chi è fortemente consigliabile la vaccinazione? Il dott. Pasquale Annunziata, direttore sanitario del Distretto 49 di Nola ha risposto: «Seguendo l’Ordinanza del Ministero della Salute, i primi a dover essere vaccinati sono il personale socio-sanitario, le forze di sicurezza e il personale addetto ai servizi pubblici. Inoltre le persone a rischio di altre patologie e coloro che hanno dai 6 mesi ai 27 anni. Questo si spiega ricordando che l’ultimo caso di contagio da virus H1N1 risale al 1978 e quindi tutte le persone già nate a quell’epoca dovrebbero aver sviluppato difese contro questo virus mentre chi è nato dopo tale data no». Infine, il Prof. Felice Nunziata, direttore della S.C. di pediatria dell’ospedale Landolfi dell’Asl di Avellino, ha dato consigli per quanto riguarda la salute dei più piccoli: «Vaccinare un bambino sano? In questo momento non è possibile farlo e io lo consiglio solo ai soggetti a rischio. Come vaccinare i lattanti? Somministrando il vaccino alla madre. Per riconoscere tale influenza, segno di allarme non è la febbre ma alcuni stati particolari tra due momenti di temperatura molto alta: la frequenza cardiaca e respiratoria accelerate e il pallore».
Presente inoltre, l’Onorevole Ermanno Russo, presidente della Commissione Giovanile della Regione Campania che ha spiegato quanto sia delicato il problema della sanità anche dal punto di vista economico, poiché spesso assorbe soldi che in situazioni ottimali, nel bilancio regionale, dovrebbero essere messi a disposizione di altre attività.
Autore: Maria Maione
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