«Mi sento il motore del divenire storico. Non voglio più sentirmi dire che sono il futuro: rappresento il presente che può lavorare per il proprio domani». Queste, le parole di Aniello Franzese, coordinatore del Forum dei Giovani di Saviano che ieri è stato ufficialmente presentato alla cittadinanza.
Apolitico e laico, questo gruppo rappresenta un organismo di partecipazione dei ragazzi alla vita civile del proprio comune, un modo per farsi ascoltare dalle istituzioni in un paese democratico. Formato da ragazzi di età compresa tra i 16 e i 29 anni, questa organizzazione è stata istituita con delibera comunale e Leonardo Perretta, Presidente del Consiglio di Saviano ha aggiunto: «Il forum è stato fortemente voluto da tutta la maggioranza con la speranza che si aggiungano altre persone e che ci sia sempre dialogo e collaborazione».
Vero e proprio segnale di apertura da parte dell’amministrazione nei confronti dei ragazzi, le cui capacità sono spesso tenute in scarsa considerazione. Il Forum è apparso motivato già da questo primo incontro e sono tante le idee in cantiere illustrate da Aniello Franzese: «Il nostro scopo è promuovere dibattiti, ricerche, dialogo con le altre associazioni, fare proposte agli amministratori. Per ora abbiamo realizzato un sito, www.forumsaviano.it, abbiamo da poco istituito l’Informagiovani, un organo di informazione su offerte di lavoro per i giovani, da gennaio inizieranno i corsi di inglese e di informatica e abbiamo intenzione di sensibilizzare i cittadini sulla raccolta differenziata e sulla difesa dell’ambiente».
Alla serata è intervenuto anche il Consigliere Regionale Pasquale Sommese: «C’è un pregiudizio nei confronti del nostro territorio – ha spiegato – soprattutto verso i giovani, per cui devono lavorare il doppio per potersi affermarsi. Oggi però il grande problema è riuscire a trattenere qui al sud questi ragazzi che vanno via in cerca di lavoro». E l’onorevole Paolo Russo ha aggiunto: «Una nostra grande ricchezza è rappresentata dalla saggezza del ragazzi. Noi adulti abbiamo il compito di dare loro la possibilità di scegliere se rimanere o andare a lavorare fuori, senza la necessità di optare per la fuga».
Tra i presenti anche don Paolino Franzese, rappresentante della Comunità Ecclesiastica, il preside Vincenzo Ammirati e il sindaco Rosa Buglione che, emozionata, ha così commentato l’evento: «Sono orgogliosa di questi ragazzi. Loro non devono sentirsi inferiori a nessun altro ragazzo di qualsiasi altro paese d’Italia».
Autore: Maria Maione
Nessun commento:
Posta un commento